Secondo eMarketer la pubblicità basata sulla posizione consente ai brand di sapere dove si trova il cliente e offrire contenuti più pertinenti al contesto, dando più efficacia alla strategia commerciale.

Capiamo meglio cos’è la geolocalizzazione IP e come possa risultare vincente nel Digital Marketing.

Cos’è la geolocalizzazione IP?

geolocalizzazione ip digital marketingMentre la geocodifica generalmente include una conversione di indirizzi postali o altre posizioni in coordinate geografiche.

A differenza della geocodifica, la geolocalizzazione IP utilizza (appunto) indirizzi IP.

Un indirizzo IP  è un numero univoco che identifica un dispositivo (PC, smartphone, tablet, smart device, ecc.)  collegato a una rete.

Il risultato è una posizione approssimativa (generalmente con una precisione a livello della città) del computer dietro all’indirizzo IP.

Possiamo utilizzare la geolocalizzazione IP per visualizzare visitatori di siti web, posizioni dei server e tanto altro.

L’applicazione nel Digital Marketing

L’aumento esponenziale delle pubblicità in rete è sempre più in crescita, tanto che durante le nostre sessioni su internet, sia su Pc che su smartphone, siamo abituati a ogni forma di pubblicità, intrusiva o meno.

Dopo 20 anni di boom, la adtech (Advertising Technology) deve affrontare sfide su più fronti.

Scandali sulla privacy, tassi di risposta in calo, frode sui clic, regolamentazione, monopolio sul versante dell’offerta.

Interessante un whitepaper di Mobile World Live della GSMA e redatto dalla società Digital Element, dal titolo

“Targeting and trust. How IP geotargeting can help solve digital marketing’s current issues”.

Dal documento si evince come la geolocalizzazione IP possa diventare il nuovo fattore risolutivo per il futuro dell’advertising.

Per eMarketer, i brand del Regno Unito hanno speso 19 miliardi di dollari in pubblicità digitali nell’anno 2019, con un aumento del 16% rispetto al 2018.

Addirittura, a livello globale, la pubblicità online vale ora 333 miliardi di dollari, e potrebbe raggiungere i 517 miliardi entro il 2023.

Nonostante questi ottimi risultati l’industria delle pubblicità digitali deve trovare il modo di inviare messaggi mirati che riescano a fornire ai clienti un valore reale, nel rispetto della loro privacy.

L’evoluzione della pubblicità

Secondo questo studio, sarà proprio la pubblicità basata sulla posizione a offrire alcune soluzioni convincenti, consentendo a un brand di sapere dove si trova il suo cliente e consegnando contenuti più pertinenti al contesto.

Molti credono che la pubblicità basata sulla posizione sia possibile solo quando un utente attiva il GPS e dà il consenso a un marchio per accedervi; in realtà, però, ci sono altre opzioni.

La principale alternativa è proprio la geolocalizzazione IP

smartphoneInfatti, con l’aiuto di tecniche aggiuntive, è utile per indirizzare gli utenti su larga scala, fino al livello del codice postale e, non rivelando l’indirizzo IP nulla di personale sull’utente.

In questo modo si riesce a preservare la fiducia, rendendo il metodo a prova di regolamentazione.

 

Articolo originario su: CorCom